Il Portogallo è una destinazione da sogno per i buongustai: dai frutti di mare spettacolari al pollo da leccarsi i baffi, soddisfa qualsiasi appetito. Ma chiedete a chiunque sia stato qui cosa vi consiglia per il dessert e vi esorterà ad affondare i denti in un pastel de nata, la famosa torta alla crema portoghese. Sono così buoni e vale la pena conoscerli meglio.
4 curiosità su Pastel de Nata
Ecco quattro curiosità su questo dolce tipico portoghese.
- Hanno radici religiose
I pastel de nata sono stati inventati nel XVIII secolo dai monaci del Monastero Jerónimos di Santa Maria de Belem. All’epoca era pratica comune utilizzare gli albumi per inamidare le abitudini delle monache, il che, naturalmente, lasciava ai monaci una tonnellata di tuorli avanzati. Per consumarli, iniziarono a cuocerli in deliziose crostatine di crema pasticcera da mangiare in due bocconi. Oggi, la Fábrica de Pastéis de Belém, situata non lontano dal monastero in cui furono inventate le crostate, sostiene di essere l’unico posto in Portogallo a servire la ricetta originale (per intenderci: lì si chiamano pastéis de Belém, non pastel de nata). - …ed economici
Il Monastero dei Jerónimos di Belém potrebbe aver iniziato a produrre pastel de nata per utilizzare i tuorli d’uovo in eccesso, ma anni dopo iniziò a venderli come mezzo di sopravvivenza. Nel 1820, tutti i monasteri portoghesi furono chiusi a seguito della rivoluzione liberale; a Belem, qualcuno del monastero chiuso iniziò a vendere le crostate nel 1837 in uno zuccherificio vicino al monastero stesso. I discendenti di quel commerciante originario gestiscono ancora oggi la Fábrica de Pastéis de Belém e custodiscono con cura la ricetta originale delle crostate. - Hanno viaggiato in tutto il mondo
Sebbene i pastel de nata siano originari del Portogallo, oggi si trovano in tutto il mondo. Una pasticceria degna di nota è quella di Macao: la Lord Stow’s Bakery, aperta da un ex-patriota britannico, serve pastel de nata dalla fine degli anni ’80, quando il farmacista Andrew Stow vide l’opportunità di fare soldi grazie all’improvviso afflusso di immigrati portoghesi. Le crostate di Stow hanno un tocco decisamente britannico: sono più cremose delle loro cugine portoghesi, il che potrebbe far storcere il naso ai puristi. - Sono da matrimonio
Un vecchio detto portoghese recita: “Una sposa che mangia un pasticcino non si toglierà mai l’anello”. È quindi frequente vedere sposi che visitano la Fábrica de Pastéis de Belém, concedendosi una (o due) crostata dolce come portafortuna.
Contenuto ispirato a https://www.gadventures.com/blog/pastel-de-nata-101-portugal-travel/