In ambito culinario vengono usate molto spesso le spezie, per aromatizzare e insaporire sia cibi che bevande. In passato esse venivano anche usate per scopi medici oppure in rituali religiosi, in ambito cosmetico e profumeria. Una spezia molto apprezzata per le sue proprietà e benefici è sicuramente lo zafferano.
Il nome scientifico di questa pianta è Crocus Sativus, e le parti più importanti di essa sono gli stimmi che sono utilizzati per produrre appunto la spezia. Questi sono raccolti a mano, soprattutto nel periodo invernale, e successivamente vengono messi ad essiccare per produrre così la tanto desiderata polvere.
Lo zafferano fu coltivato per la prima volta in Grecia e Asia Minore, ad oggi in Italia le regioni che ne producono di più sono: Sardegna, Abruzzo, Marche ed Umbria. Scopri in questo approfondimento tutte le curiosità dello zafferano e i suoi benefici per la salute.
Benefici dello zafferano per l’organismo
Lo zafferano è composto principalmente da sali minerali, tra cui i più importanti da ricordare sono sicuramente il Magnesio, il Fosforo e il Potassio. Però, la peculiarità di questa pianta è la presenza di un olio essenziale contenuto all’interno dei fiori, il safranale. Quest’ultimo oltre a conferire la fragranza alla spezia è un potente antiossidante e ha attività depressive.
Determinati studi scientifici hanno dimostrato come il consumo di zafferano riesca a prevenire tumori allo stomaco e al fegato, inoltre riesce a eliminare l’eccesso di aria e la produzione di gas intestinali. Lo zafferano contiene vitamina C, ed è grazie ad essa che riesce a prevenire l’invecchiamento cellulare.
Altri tipi di studi hanno messo in mostra, invece, come lo zafferano agisca anche sulla mente umana; infatti ha una capacità di migliorare l’umore delle persone, ma anche di regolarlo nelle donne durante il periodo mestruale. Inoltre ha anche effetti sull’apprendimento e sulla memoria, migliorando in maniera notevole le sue prestazioni.
Lo zafferano ha anche effetti negativi?
Naturalmente, se consumato in quantità sproporzionate può provocare effetti collaterali per l’individuo. Molto importante è sicuramente regolare il dosaggio; addirittura se viene superata la quantità di 20 g può portare anche alla morte. Si consiglia di non superare un grammo.
Tra gli effetti collaterali che possiamo riportare ci sono emorragie, vertigini e sonnolenza. Si consiglia comunque di rivolgersi a uno specialista il quale saprà indicare con esattezza il contenuto ideale.
Uso dello zafferano in ambito culinario
Lo zafferano in cucina può essere usato sia per gli antipasti, che per i primi, ma anche per i secondi o i dolci. Nonostante ciò, i migliori chef preferiscono usarlo in particolar modo insieme ai frutti di mare, crostacei, determinati tipi di carne oppure in aggiunta ad altre salse. Lo zafferano ha un sapore amarognolo, un odore acuto e anche un forte effetto colorante, ed è proprio per queste sue specifiche proprietà che deve essere aggiunto alla fine della cottura degli alimenti, altrimenti perderebbe tutto ciò. Una domanda che viene posta spesso è: “Lo zafferano altera il sapore di un piatto?”. Se esso viene usato con il giusto dosaggio, la risposta è sicuramente no, anzi il gusto che trasmette è sicuramente molto delicato.